Oggi è possibile ottenere l’esdebitazione immediata per un soggetto nullatenente o disoccupato.
Forse avrei sentito parlare di questa bella novità introdotta con il Decreto Ristori nel dicembre del 2020 per venire incontro agli indebitati.
Continua a leggere per scoprire come funziona questo strumento nella pratica, e come effettivamente capire se questa legge fa al caso tuo.
Può sembrare una condizione poco comune, ma ti assicuro che a molte persone può capitare, nel percorso di vita, di ritrovarsi in una situazione drammatica: con troppi debiti, senza un lavoro e senza nulla di valore per ripagarli.
Pare non esserci una via d’uscita che permetta davvero di ripartire con una nuova vita.
Ma devi sapere che le leggi che riguardano i debitori sono in continuo cambiamento. Se in questo momento ti trovi in una situazione di difficoltà, la cosa più importante che devi fare è informarti su quale sia la migliore soluzione per il tuo caso.
Perché è stata introdotta l’esdebitazione immediata
A breve entrerà in vigore nel nostro paese il nuovo Codice della Crisi, che è considerato la bibbia della materia. In esso sono raccolte tutte le leggi che riguardano le crisi patrimoniali, economiche e finanziarie, sia delle persone fisiche, sia delle società.
Data la situazione di profonda crisi che ci troviamo a vivere, per aiutare le persone in estrema difficoltà è stata inserita una legge che permette una immediata esdebitazione, ossia una liberazione totale dei debiti se si dimostra di avere determinati requisiti.
Stiamo parlando dell’articolo 14 quaterdecies della legge 3 del 2012, che è relativa proprio al debitore incapiente. Questa norma prevede una esdebitatazione immediata, che un giudice può pronunciare per i soggetti che non siano in grado di offrire alcuna utilità ai propri creditori.
Il requisito dell’incapienza: come si calcola
Che cosa vuol dire non poter offrire alcuna utilità?
Per capire se un soggetto è incapiente, la Legge ci indica un calcolo da effettuare, che funziona in questo modo.
- Occorre prima di tutto verificare tutte le entrate annuali se ci sono ovviamente ossia parliamo di stipendi pensioni o entrate simili.
- Andremo a verificare le spese che sono necessarie per produrre quelle entrate.
- Da qui andiamo a togliere la spesa per il proprio mantenimento e per quello della famiglia. Questa spesa viene determinata con l’ammontare dell’assegno sociale aumentato della metà. Ad esempio per il 2021 l’assegno sociale è stabilito in 460,28 €. Con tredici mensilità avremo in un anno 5.983,64 €, ed aumentando della metà questo importo, come ci richiede la legge, avremmo un importo totale di 8.975,46 €
- Questo importo dovrà essere moltiplicato per un parametro corrispondente al numero dei componenti del nucleo familiare (scala di equivalenza dell’ISEE)
- Dovremo infine verificare che questo residuo attivo annuo (reddito annuo – spese di produzione del reddito – spese di mantenimento per sé e per la famiglia) non superi l’utilità rilevante, che la Legge indica pari almeno al 10% dell’ammontare complessivo dei debiti.
L’importo dovrà poi essere verificato nei 4 anni successivi alla nostra domanda di esdebitazione.
Un esempio pratico
Facciamo un esempio pratico con Mario per capire meglio di che cosa stiamo parlando:
- Ha debiti per 35.000 €
- Ha un reddito annuo di 10.000 €
- Non ha altri componenti del suo nucleo familiare
- Non risulta proprietario di beni immobili o di beni mobili (come ad esempio auto o moto)
Allora Mario avrà un residuo attivo annuo da destinare i propri creditori pari a 1.024,54 €, perché calcoliamo la differenza tra il reddito annuo di 10.000 € e l’importo destinato al suo mantenimento pari a 8975,46 €.
Per Mario l’utilità rilevante è il 10% di 35.000 €, cioè 3.500 €.
Per 4 anni si andrà a verificare che Mario non superi questa soglia di utilità ritenuta rilevante.
Il requisito della meritevolezza per ottenere l’esdebitazione immediata
Un’altra cosa molto importante da tenere a mente, al di là dei numeri, è quella che si chiama meritevolezza di una persona, che verrà verificata dal giudice competente.
Il giudice verificherà l’assenza di atti in frode i creditori e la mancanza di dolo o colpa grave nella formazione dell’indebitamento.
In sostanza significa se ti sei sempre comportato bene e non hai cercato di nascondere niente ai tuoi creditori.